LA FAUNA DELLE PELAGIE
La fauna terrestre delle Pelagie presenta alcune specie di animali particolarmente
caratteristici e stanziati prevalentemente in quell’area. Anche se non manca la
presenza di uccelli migratori come il Falco della Regina, il Gabbiano Reale, la Passera
Mattugia, a Linosa ultimamente si è avuta anche la presenza di stormi di cicogne,
aironi e trombettieri.
Tuttavia, una delle peculiarità delle Pelagie è quella di essere il punto di riferimento
delle tartarughe “Caretta Caretta” e della Berta Maggiore, un uccello molto simile al
gabbiano. Di questo pennuto a Linosa è presente la colonia più vasta della Sicilia ed è
stato calcolato che nel periodo della riproduzione arrivano sull’isola oltre 20.000
esemplari. Alcune delle abitudini di questo uccello, la cui apertura alare supera il
metro è quella di formare coppia stabile, che quasi sempre nidifica nello stesso posto
utilizzando i costoni rocciosi e più impervi del versante settentrionale dell’isola e che
la femmina depone un solo uovo. La Berta passa tutto il giorno in mare a catturare
piccoli pesci e al tramonto comincia l’avvicinamento alla terra intercalando brevi soste
sino all’arrivo al nido, quasi sempre a tramonto inoltrato. Suggestivo è il canto di
questi uccelli, simile al pianto di un neonato, che si esibiscono tutte le notti tranne
quando c’è la luna piena. Certe notti a Linosa ventimila “canterini” si esibiscono in un
insolito e irripetibile emozionante concerto.
Un’altra presenza costante sia a Linosa che a Lampedusa è la tartaruga Caretta Caretta.
Questo rettile trascorre la sua vita in mare aperto e soltanto tra i mesi di maggio e
settembre le femmine tornano a terra per deporre le uova. Lo fanno di notte, scavando
delle buche profonde da 30 a 50 cm. e vi depositano da 70 a 120 piccole uova che poi
ricoprono di sabbia avendo cura di cancellare le proprie impronte.
Dopo circa 60 giorni avviene la schiusa quasi sempre di notte e i piccoli con non poca
fatica escono dalla sabbia per dirigersi verso il mare. A Linosa le tartarughe
depongono le uova nella nera spiaggia della Pozzolana di Ponente, mentre a
Lampedusa sulla spiaggia dei Conigli.
In entrambe le isole sono stati creati dei centri di recupero dove vengono portati gli
esemplari di tartaruga feriti per essere curati. Successivamente, dopo una accurata e
amorevole degenza, questi vengono rimessi in libertà.
L’incontaminato mare delle Pelagie ospita una fauna marina ricchissima offrendo a chi
si immerge l’occasione di assistere ad uno spettacolo strabiliante composto da
coloratissimi pesci che nuotano senza timore accanto ai sub. Cernie dalle grandi
dimensioni, Ricciole, Saraghi, Aragoste, Scorfani, Dentici, Triglie, il pesce pappagallo
(arrivato a Lampedusa dopo l’apertura del canale di Suez) e più a largo, il pesce spada
e il tonno. Sono tutti presenti nei fondali dove secche, grotte e anfratti, creano, insieme
ad una coloratissima flora marina che tappezza le profondità, un Mediterraneo unico e
irripetibile.