L'etimologia del nome dammuso si fa risalire al latino ''domus'' e al corrispondente arabo ''dammus'' o al termine ''mdamnes'' che significa costruire a volta. Le sue origini sono incerte, ma la tesi prevalente è che il dammuso derivi dai modelli architettonici delle coste berbere e, che si sia affermato per le sue specifiche modalità di costruzione che lo rendono adatto alle condizioni ambientali e geo-climatiche del bacino meridionale del Mediterraneo. Infatti, il suo tradizionale sistema di costruzione che prevede l'impiego di due filari in pietra, la creazione di una camera d'aria e la particolare copertura a cupola, permettono l'isolamento termico e l'approvvigionamento di acqua piovana, e ne fanno un precursore dei nuovi esempi di architettura sostenibile. A Lampedusa si possono trovare splendidi esempi di questo tipo di contruzione architettonica, in particolare si può citare l' antico Dammuso "Casa Teresa". Recentemente la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento, ultimati i lavori di restauro del Dammuso Grande di Casa Teresa (Settembre 2006) ha inaugurato il nuovo spazio museale con una mostra documentaria dedicata al dammuso lampedusano, al recupero e alla fruizione delle aree archeologiche e alle emergenze paesaggistiche dell'isola. Con questa iniziativa la Soprintendenza di Agrigento restituisce alla fruizione un sito di notevole interesse monumentale ed etno-antropologico, facendone un luogo di storia ed identità culturale che darà impulso alla conoscenza e alla piena valorizzazione delle risorse dell'isola. Acquisito dalla Regione Siciliana nel 1994 è stato oggetto di restauro ed allestimento museale da parte della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Agrigento, affermandosi come Spazio della Storia e della Cultura di Lampedusa.